COME NASCE IL LIEVITO MADRE
Acqua e farina da 270W o Manitoba, sono i due elementi base per chi vuole cimentarsi nella cura del lievito madre. Arrivato alla sua massima potenza dopo 4 o 5 rinnovi sarà abilità soggettiva gestire la giusta quantità per gli usi personali.
Necessario un barattolo, stretto e lungo da poterci inserire una mano da circa 1litro.
1° giorno: impastare 100 g di farina con 50 ml d' acqua a temp. ambiente, infarinare leggermente il barattolo, riporvi l'impasto e ricoprire con una pelicola da microforare con uno stecchino.
Riporre il barattolo in cucina in luogo non esposto a correnti d'aria e lasciarlo immobile per due giorni. In questi primi due giorni in genere non succede nulla, ma non bisogna scoraggiarsi. Trascorsi due giorni togliere la pellicola, asportare e cestinare la parte superiore lievemente incrostata dell'impasto, prelevarne il cuore per l'equivalente di 100g mozzarlo a pezzettini e scioglierlo con frusta o forchetta in 50 ml di acqua a cui andremo ad unire qualche goccia di miele e successivamente 100g di farina, impastare bene e ripetere l'operazione di stoccaggio. A questo punto il primo rinnovo e' stato effettuato. Ripetere i rinnovi per 4-5 volte (circa 10gg) finché in
3- 4 ore il lievito raddoppia il suo volume e presenta una struttura a buchi disomogenea tipo formaggio svizzero.
Raddoppiato il suo volume, rinnovare nuovamente, chiudere ermeticamente il barattolo dopo 20 minuti e riporlo in frigo. La durata in frigo e' di circa una settimana ma, il suo potere lievitante e' accettabile fino al 4° giorno; dopodiché se usato va preventivamente rinnovato, calcolando che dovremo prelevare una parte per la ricetta ed una da destinare al rinnovo.
Commenti